COLLOQUIO

Il colloquio psicologico è uno degli strumenti conoscitivi di pertinenza esclusiva della professione di psicologo. In tal senso, le differenze tra il colloquio psicologico e quello invece non condotto da tale figura professionale stanno nella figura stessa dello psicologo, in quanto tale strumento, in psicologia, ha come finalità la conoscenza dell'altro e del suo funzionamento psichico, cosa che è alla base del rapporto psicologico, sia esso di natura clinica o di natura aziendale, come avviene ad esempio nel campo delle risorse umane. Il colloquio è da intendersi come un rapporto a due o più voci, indirizzato dallo psicologo in base a regole precise e chiare, e rappresenta uno strumento fondamentale, che, per sua stessa natura, rappresenta la base di partenza per ogni percorso psicologico. E' necessario precisare che, considerata la varietà di tecniche, il differente grado di strutturazione applicabile, e la finalità dello stesso, è più corretto parlare di "colloqui". Lo stile di conduzione, la scelta metodologica e tecnica, il livello di articolazione, e l'approccio dello psicologo, rappresentano la base di partenza di tale strumento conoscitivo, e variano in riferimento alla richiesta esplicita indirizzata allo psicologo, che sarà così in grado di valutare tutti gli aspetti necessari al suo procedere clinico, ivi comprese le informazioni anamnestiche, la finalità dell'intervento, la propria competenza nel prendere in carico il paziente, e gli aspetti prognostici del caso. 

STRUMENTI PSICOMETRICI

Un altro degli strumenti conoscitivi di pertinenza della professione di psicologo sono i testi e gli strumenti psicometrici. Solo gli psicologi possono infatti somministrare i test psicologici, ovvero strumenti standardizzati, validati, approvati, e largamente utilizzati dalla comunità scientifica, siano essi psicometrici, che mirano cioè a misurare una specifica caratteristica psichica, o che siano "di personalità", avendo una formazione professionale adeguata ed indirizzata a tale scopo. In psicologia clinica e in ambito neuropsicologico si possono poi utilizzare test specifici per misurare tratti cognitivi ben definiti, che aiutano lo psicologo nel processo diagnostico, al fine di acquisire le informazioni necessarie per la corretta ed accurata identificazione del problema denunciato dal paziente, o evidenziato durante il colloquio. E' fondamentale tuttavia sottolineare che una mera somministrazione di test è, se presa singolarmente, un'operazione fine a se stessa, senza alcun valore diagnostico. Lo psicologo è tuttavia in grado di integrare le informazioni standardizzate emerse dall'utilizzo degli strumenti psicometrici che ritiene più appropriati alla situazione con quanto emerso durante il colloquio, riuscendo così con la sua esperienza ad ottenere un quadro diagnostico completo sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, ed utilizzando al meglio le informazioni apprese tramite tali strumenti per rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti.



"Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici basati sull'applicazione di principi, conoscenze, modello o costrutti psicologici"

(Codice Deontologico degli Psicologi italiani, art. 21)